MILANO - La Grande distribuzione organizzata (Gdo) italiana nel confronto internazionale è "piccola, meno redditizia e assente all'estero". Lo spiega l'indagine Mediobanca sul settore.
Dal 2013 al 2017 le catene di discount hanno registrato la maggiore crescita media annua delle vendite, pari a +9,6%, e +9,7% solo nel 2017. Anche la distribuzione organizzata, che comprende forme consortili e di unione volontaria, è stata molto dinamica (+5,6%), seguita dalla Lega delle Cooperative (Legacoop), con un +3,1% segnato da Conad nel quinquennio (+5,3% nel 2017), e le Coop (+0,7% e +3,4%) nel solo 2017.
In calo, invece, la Grande distribuzione (-0,2% nel quinquennio), che ha comunque chiuso il 2017 col segno positivo (+0,2%). "I numeri del 2017 restituiscono uno scenario in cui alla costante crescita delle vendite non corrisponde quella dei margini industriali: segno di un mercato sempre più consolidato e che mostra le prime avvisaglie di saturazione", spiega lo studio.
Il margine operativo netto risulta in calo del 5,5% e il risultato corrente del 5,9%; la redditività del capitale (Roi) dell'industria della Gdo ha chiuso il 2017 al 4,8%, in calo dal 5,2% del 2016, la redditività netta (Roe) si attesta al 5,3%, in crescita dal 4,9% del 2016. I discount si impongono anche in quanto a rendimento del capitale, con un Roi del 19,9% nel 2017, superiore a quello della Distribuzione Organizzata (9,2%) e della Grande Distribuzione (3,5%). All'interno del mondo cooperativo Conad segna il 7,9%, il gruppo Coop lo 0,6%.
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