ROMA - Il fatturato globale di AB InBev cresce del 4% nel terzo trimestre, migliorati anche margini e redditività rispetto allo stesso trimestre del 2019. Sul mercato italiano in particolare, nell'anno della pandemia, registra una rapida crescita l'e-commerce, con oltre il +132% di vendite rispetto allo scorso anno, l'importanza attribuita al momento dei pasti e la grande attenzione per la qualità, che si concretizza nella scelta di prodotti premium realizzati con ingredienti naturali. Questi i macrotrend che caratterizzano il mercato italiano emersi da un'analisi di AB InBev, la più grande azienda al mondo del settore, con oltre 500 marchi tra cui Stella Artois, Corona e Beck's. AB InBev in Italia ha contribuito per il 13% - in termini di valore - alla crescita del mercato della birra sul periodo gennaio-ottobre, grazie alla solida performance del suo portafoglio di prodotti premium e superpremium, che ha performato di gran lunga meglio rispetto al mercato. In particolare, Stella Artois, Leffe e Hoegaarden - le cui vendite sono cresciute a doppia cifra - sono tra i brand premium e superpremium che crescono più velocemente, mentre Corona e Tennent's Super hanno registrato una crescita significativa ad una cifra. "La birra fa parte della cultura e della convivialità italiane, basti pensare che sei italiani su dieci - nonostante le preoccupazioni per la situazione economica - dichiarano di non voler ridurre i propri consumi fuori casa, una volta tornati alla normalità. La qualità è particolarmente importante per i consumatori italiani, che la reputano uno dei primi 3 motivi per acquistare un nuovo prodotto, con il 79,7% di loro che si dichiara più attento a questo aspetto rispetto a prima della pandemia. La nostra ambizione italiana, per il 2021 e gli anni a venire, risponde perfettamente a questi trend: vogliamo diventare i numero uno nella creazione di valore per clienti e consumatori con il nostro portafoglio di birre premium", commenta Arnaud Hanset, Country Director di AB InBev per l'Italia.
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