(ANSA) - MILANO, 05 LUG - "Il conflitto russo-ucraino, lo
scenario inflattivo, ormai arrivato al tasso dell'8%, l'aumento
dei costi energetici e delle materie prime, stanno modificando
le abitudini di consumo degli italiani e ciò sta determinando
una leggera diminuzione delle vendite dei prodotti biologici".
Lo ha detto il sottosegretario al Mipaaf Francesco Battistoni
commentando i dati sull'impatto dell'inflazione sui consumi dei
prodotti biologici dell'Osservatorio Sana a cura di Nomisma,
diffusi in conferenza stampa a Milano.
Dopo un biennio 2020-21 segnato da una forte crescita in cui
l'Italia si è confermata leader europea per superficie coltivata
a bio (16,6%, con oltre due milioni di ettari, primato
conservato anche quest'anno), i primi cinque mesi del 2022 hanno
registrato una flessione delle vendite a valore biologico in
grande distribuzione pari allo 0,5% e un totale vendite
Omnichannel nel mercato di 1,939 miliardi. Scenari simili si
sono verificati anche in altri paesi europei come Francia e
Germania. "I dati dell'Osservatorio Sana confermano che anche il
biologico sta risentendo della contrazione generale dei
consumi", ha detto la presidente FederBio Maria Grazia
Mammuccini. "Il nostro Paese - ha concluso - continua ad essere
leader del bio, con il maggior numero di produttori e una
percentuale di superficie coltivata a bio del 16,6%, circa il
doppio della media europea. Adesso il Governo, con il Piano
strategico nazionale, punta a raggiungere l'obiettivo del 25% di
terreni agricoli coltivati a biologico al 2027 e in questo
scenario è fondamentale che i consumi di alimenti biologici
tornino a crescere". (ANSA).
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