(ANSA) - ROMA, 13 LUG - "L'inflazione sollecita variazioni
dei comportamenti verso il cosiddetto nomadismo della spesa,
ovvero meno fedeltà alla marca, e verso modifiche nel mix degli
acquisti. Cresce la propensione alla scelta della Marca Del
Distributore, come i prodotti a marchio Coop, ma si rafforza
anche l'acquisto nei discount".
"I consumatori - osserva - cercano soluzioni nuove sia per
difendere la qualità della loro alimentazione, che per fare
fronte all'incremento dei prezzi. Riducono i volumi acquistati,
rinunciano al superfluo, badano ai consumi essenziali, scelgono
i marchi dei distributori e dei produttori locali, si rivolgono
spesso al discount".
Il cibo, ricorda Pedroni, "è uno degli epicentri del
sistema di cause ed effetto del cambiamento climatico e ne
rappresenta una delle principali leve per la sua gestione". Da
un lato, la produzione alimentare è sempre più condizionata dal
riscaldamento globale; dall'altro, i modelli di consumo e di
spreco e quelli di produzione alimentare, soprattutto di
proteine animali, costituiscono alcune delle cause principali di
emissione di gas serra".
Il cibo, però, aggiunge, "è un elemento fondamentale della
propria salute e del proprio benessere, elemento di connessione
con la comunità, il territorio e l'ambiente che ci circonda".
Contemporaneamente, soprattutto dopo l'inasprirsi delle tensioni
inflazionistiche, "anche i consumi alimentari testimoniano le
crescenti diseguaglianze sociali e l'impoverimento di parti
significative della classe media". (ANSA).
Coop, cresce il nomadismo della spesa e meno fedeltà alla marca
Il caro prezzi spinge verso prodotti a marchio e discount