(ANSA) - SAN PAOLO, 03 AGO - Promuovere il consumo di
pomodori in scatola europei, soprattutto italiani, in Brasile: è
questo l'obiettivo della campagna, finanziata con risorse
dell'Unione europea, lanciata ieri a San Paolo.
L'iniziativa, che arriva in un momento di crescita della
domanda nel mercato brasiliano, è promossa dal consorzio Oi
Pomodoro Centro Sud, il più grande trasformatore di pomodori al
mondo, che riunisce quasi tutti i produttori del sud e alcuni
del nord Italia.
Secondo i dati del ministero brasiliano per Sviluppo,
Industria, Commercio e Servizi, il gigante sudamericano ha
importato 18 milioni di dollari di pomodori preparati o
conservati italiani nel 2020 (21,4 mila tonnellate), valore che
è salito a 19 milioni di dollari nel 2021 (20,6 mila tonnellate
) e 20,9 milioni di dollari nel 2022 (22,7 mila tonnellate). Nel
2023, considerando il periodo fino a maggio, è già di quasi 16
milioni di dollari (12,8 mila tonnellate).
"L'idea è quella di portare in Brasile l'eccellenza del prodotto
europeo e italiano", ha dichiarato Fabio Selan, direttore della
Camera di commercio italiana di San Paolo (Italcam).
La campagna è stata denominata 'Meu Tomate' (Mio Pomodoro) e,
fino alla fine dell'anno, realizzerà anche altre azioni per
promuovere i pomodori pelati o le polpe provenienti dall'Europa
e dall'Italia. Tra le iniziative previste, una settimana con
menu speciali nei ristoranti di San Paolo nel mese di ottobre e
promozioni nei supermercati.
"Credo che questa campagna possa essere molto interessante per
pubblicizzare il concetto di 'made in Italy' e come riconoscere
un prodotto 'made in Italy'", ha sostenuto Riccardo Mezza,
titolare della società di consulenza Investire in Brasile.
(ANSA).
Parte campagna per promuovere il pomodoro italiano in Brasile
Le importazioni del prodotto sono in forte crescita dal 2020