(ANSA) - VENEZIA, 07 OTT - "Se la Corea potesse importare un
numero maggiore di granchi blu da Venezia e dalle zone
lagunari, penso che sarebbe reciprocamente vantaggioso per
entrambe". A dirlo è stato il console generale della Repubblica
di Corea, Kang Hyung Shik, in un incontro a Ca' Farsetti, sede
del Comune di Venezia, con l'assessore al commercio, Sebastiano
Costalonga, il direttore del Mercato Ittico, Michele Chieregato
e le realtà imprenditoriali locali che si occupano di
esportazione del pescato.
Il progetto, da una parte consente di rispondere alla domanda
del prodotto espressa dai consumatori coreani e, dall'altra, di
limitare la diffusione del crostaceo nelle acque lagunari, cosa
che mette in pericolo la biodiversità della fauna ittica e ha
ripercussioni anche nella filiera della ristorazione a base di
pesce. "La fattibilità del progetto - commenta Costalonga - è
possibile solo grazie al supporto indispensabile degli operatori
esperti del settore, che garantirà ai consumatori coreani la
possibilità di disporre di un prodotto lavorato secondo i
migliori standard qualitativi".
Non è da escludersi un possibile intervento della Regione,
per supportare le imprese nel mantenere un costo basso per il
commercio con la Corea. Trattandosi di una richiesta
quantitativa importante del crostaceo da parte del Paese
asiatico, l'interesse potrebbe essere nazionale, secondo quanto
rivela Costalonga. "Anche perché nei prossimi anni - conclude -
si prevede un aumento della presenza del crostaceo
nell'Adriatico, questa potrebbe essere una soluzione". (ANSA).
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