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Record per spesa alimentare e ristoranti scomparsi nel 2023

E' quanto emerge dal Rapporto 2024 Osservatorio Ristorazione

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 12 MAR - Il 2023 è stato l'anno di due record per la ristorazione in Italia. Uno positivo, la spesa alimentare fuori casa, che ha raggiunto gli 89,6 miliardi di euro, e uno negativo: le 28. 012 imprese del settore cessate. Le nuove iscrizioni alle Camere di Commercio tornano sopra le diecimila unità, +10.319, in ripresa rispetto al buio triennio precedente caratterizzato da un clima di sfiducia, ma il saldo tra iscrizioni e cessazioni rappresenta un altro primato amaro: -17.693 imprese, il più corposo di sempre.
    E' quanto emerge dal Rapporto 2024 dell'Osservatorio Ristorazione presentato a Padova alla IV edizione del Forum della Ristorazione, organizzato da RistoratoreTop con Passepartout, alla presenza di 900 imprenditori del settore.
    "I due record dell'anno passato restituiscono l'immagine di un settore che vede l'utenza spendere di più in un contesto decisamente competitivo, sfiancato da pandemia, crisi del personale, inflazione e rincari energetici. Ciò significa che i ristoratori si trovano di fronte ad un bivio: evolversi, abbracciando le sfide e adeguandosi ai cambiamenti, oppure estinguersi entro pochi anni", afferma Lorenzo Ferrari, presidente dell'Osservatorio Ristorazione.
    Analizzando i dati di Movimprese, emerge che nel 2023 il numero di attività di ristorazione registrate decresce per il terzo anno consecutivo, passando dalle 392.535 del 2022 a 387.583 (-1,2%). Cala anche, per il secondo anno di fila, il numero di quelle attive, da 335.817 a 331.888, con un saldo di -3.929 (-1,16%). Riguardo le città la bandiera nera spetta a Firenze (da 6.854 a 6.491, -5,3% sul 2022), seguita da Roma (da 31.045 a 29.988, -3,4%), Milano (da 21.589 a 21.489, -1,69%), Napoli (da 19.849 a 19.598, -1,26%) e Torino (da 14.603 a 14.425, -1,21%).
    Il 2023 è anche come l'anno dell'evoluzione tecnologica: 4 ristoratori su 10 hanno utilizzato chatbot o strumenti generativi di immagini e, per il 2024, il 73% dichiara di volerne implementare o potenziare l'uso. Quanto alle applicazioni, il 78% ha fatto ricorso all'IA per velocizzare o migliorare la stesura di testi, tra contenuti social, email e app di messaggistica. (ANSA).
   

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