(ANSA) - ROMA, 03 DIC - I risultati di una campagna di
trasformazione del pomodoro lunga e difficile condotta in balia
dell'incognita climatica, lo squilibrio del prezzo della materia
prima rispetto a quello degli altri Paesi trasformatori, la
concorrenza sleale di Paesi extra Ue che non rispettano gli
stessi standard di qualità e sostenibilità delle imprese
italiane e, infine, una serie di proposte di intervento a tutela
e a supporto della filiera.
Sono i principali temi affrontati durante l'Assemblea
Pubblica di Anicav, tenutasi a Parma nel corso della 12/a
edizione de 'Il Filo Rosso del Pomodoro' a cui hanno partecipato
rappresentanti delle istituzioni e player del comparto della
trasformazione del pomodoro e della rappresentanza professionale
agricola.
Appuntamento che giunge all'indomani del caso scoppiato in Gran
Bretagna, dopo un'inchiesta giornalistica della Bbc su passate
di pomodoro vendute in alcuni supermercati inglesi come fatte
con pomodori italiani ma per le quali sono usati invece prodotti
cinesi.
"È imprescindibile un intervento tempestivo e mirato delle
istituzioni, sia a livello nazionale che europeo, per sostenere
la competitività dell'intera filiera del pomodoro da
industria", ha affermato Marco Serafini, presidente di Anicav.
L'associazione sta lavorando per combattere ogni tentativo di
frode, ha spiegato Giovanni De Angelis, direttore generale di
Anicav, e "nell'ambito del Tavolo pomodoro istituito presso il
Masaf abbiamo chiesto regole chiare sulla messa in commercio in
Europa di derivati del pomodoro a basso costo provenienti da
Paesi che producono sotto le soglie minime di sostenibilità
ambientale e sociale".
L'Italia è il terzo paese trasformatore di pomodoro a livello
mondiale, dopo la Cina (che registra un incremento del 31%
rispetto al 2023 e del 68% sul 2022) e gli USA (in calo del 14%
sulla scorsa campagna) e rappresenta l'11,8% della produzione
mondiale (pari a 45,8 milioni di tonnellate) e il 47,4% del
trasformato europeo, con un fatturato totale che dovrebbe
attestarsi sui 5,5 miliardi di Euro. Nonostante una lieve
contrazione dei consumi interni solo in volume (-1,2%), nel
primo semestre 2024, è aumentato l'export, rispetto allo stesso
periodo del 2023, sia in volume (+9%) che in valore (+8,93).
(ANSA).
Industria conserve, contro i casi in Gran Bretagna la filiera è coesa ma servono nuove regole
Assemblea Anicav: 'Tutelare un comparto da 5,5 miliardi di Euro'