Allarme residui antibiotici per il miele. Arriva dalla Federazione nazionale ordini veterinari italiani (Fnovi) che, in una nota, riporta i dati del rapporto pubblicato a maggio dall'Efsa (European Food Safety Auctority) che evidenziano come campioni non conformi delle sostanze residue medicinali sugli animali e sui prodotti animali censite nel 2014\2015 siano presenti per lo 0,02% nella carne di suino, per lo 0,21% nelle carni ovine, per lo 0,54% nelle carni equine e per lo 0,72% nel miele.
"La possibilità di utilizzare antimicrobici in apicoltura - rileva il presidente Gaetano Penocchio prospetta un quadro rovinoso. Le api, infatti, potrebbero diventare vettori di antibiotico-resistenza, senza alcuna possibilità di controllo e quindi di difesa dalla contaminazione per le colture e per l'ambiente. Non ha alcun senso intraprendere campagne europee e nazionali contro l'utilizzo di antimicrobici in medicina umana e in veterinaria e poi non porsi criticamente nei confronti dell'impatto ambientale che si produrrebbe a trattare animali che abitano 14 milioni di alveari e volano ovunque sul territorio e sui campi" conclude Penocchio.
Residui antibiotici nel miele, veterinari lanciano allarme
Api potrebbero diventare vettori di antibiotico-resistenza