I fedeli celiaci possono comunicarsi assumendo ostie con quantitativi di glutine adatti ai pazienti e riconosciuti dalla Santa Sede senza rischi per la salute.
L'Associazione Italiana Celiachia rassicura i fedeli celiaci chiarendo che, tenuto in considerazione il quantitativo di particola assunta dal fedele, sono considerate idonee al celiaco sia le ostie garantite "senza glutine" (contenuto massimo di glutine di 20 mg/kg) sia le ostie "con contenuto di glutine molto basso" (contenuto massimo di 100 mg/kg).
La "Lettera circolare ai Vescovi sul pane e il vino per l'Eucaristia" recentemente diffusa dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ''non aggiunge nulla di nuovo rispetto a quanto già noto in tema di eucarestia e presenza di glutine nelle particole'', spiega Giuseppe Di Fabio, Presidente dell'Associazione Italiana Celiachia.
L'Associazione Italiana Celiachia ha recentemente inviato una lettera al Papa su incarico dell'AOECS, la Federazione delle Associazioni Celiachia Europee. "Abbiamo indirizzato una lettera al Santo Padre a nome degli oltre 12 milioni di fedeli cattolici nel mondo la cui terapia prevede la rigorosa esclusione del glutine dalla dieta per tutta la vita" aggiunge Di Fabio "attraverso la nostra istanza chiediamo che in ogni luogo della Terra sia possibile, per il fedele celiaco, accostarsi in sicurezza al Sacramento Eucaristico". (ANSA).
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