''Va incoraggiata - prosegue la Coldiretti - la recente inversione di tendenza che ha portato i piccoli in eccesso ponderale a passare complessivamente dal 35,2% al 30,6% in meno di dieci anni, ovvero circa il 5% in meno. Il fatto che l'Italia sia nella classifica dei peggiori Paesi europei per obesità infantile, secondo Childhood Obesity Surveillance Initiative della Regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità, dimostra - secondo Coldiretti - la necessità di continuare ad investire sull'educazione alimentare a partire dalla scuola dove va privilegiato il consumo di prodotti salutari anche con l'uso delle nuove tecnologie. Un risultato che - continua la Coldiretti - può essere sostenuto con l'aiuto dei nuovi distributori automatici di frutta e verdura snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute di origine nazionale senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa".
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