- SYDNEY - Una riduzione del 30% dei kilojoule, cioè del contenuto di energia, nel consumo di bevande zuccherate permetterebbe di invertire l'epidemia di obesità che ha colpito l'Australia e altri paesi avanzati e di ridurre drasticamente l'incidenza di malattie legate all'obesità come ictus, diabete e cancro ai reni. E' quanto emerge da uno studio del George Institute for Global Health di Sydney (Australia) che ha eseguito una modellazione sul consumo e sulle conseguenze di bevande zuccherate, acqua aromatizzata, tè freddo, bevande per sportivi e sciroppi.
Le bevande zuccherate sono da tempo nel mirino delle campagne per la salute, in particolare nella guerra all'obesità, perché hanno un'alta densità energetica e scarse qualità nutritive, quindi saturano di calorie il consumatore senza soddisfare l'appetito. Tali calorie 'vuote' portano ad aumento di peso, e l'obesità è un fattore principale di rischio per una serie di malattie.
Zucchero,-30%in bevande'colpo'a obesità e malattie collegate
Lotta a calorie 'vuote' ridurrebbe incidenza ictus e diabete