BRUXELLES - Nel 2016 l'Italia è stato il paese europeo che ha inviato il maggior numero di notifiche originali e ha partecipato di più ai follow-up (scambi di informazioni che seguono la notifica) al sistema Ue di allerta rapido per alimenti e mangimi (Rasff). E' quanto emerge dal rapporto Rasff 2016, che registra un aumento dell'attività del sistema con oltre 10mila scambi di informazioni, notifiche calate dell'1,8% e avvisi aumentati del 9% rispetto al 2015.
Gli avvisi sono le notifiche per cui il rischio è verificato e richiedono un'azione rapida da parte di un altro paese membro.
L'aumento degli avvisi e il calo delle altre categorie di notifica, si legge nel rapporto, "dimostra che i membri della rete stanno progressivamente concentrando i loro sforzi sui casi che richiedono un'azione rapida, aumentando così l'efficienza". Anche l'Italia ha visto un calo generale delle notifiche e un aumento degli avvisi rispetto al 2015. Tra i paesi membri Ue la Spagna è stata origine dei prodotti con il numero di notifiche maggiori, seguita da Polonia, Francia, Germania, Olanda e Italia. Nell'Ue le notifiche più frequenti nel 2016 hanno riguardato salmonella (prodotti originati in India), mercurio nel pesce (Spagna), residui di pesticidi sopra i limiti in verdura e ortaggi (Turchia) e aflatossine in diverse tipologie di frutta secca e semi (da Iran, Turchia, Cina, Egitto, Usa).
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