(ANSA) - ROMA, 14 SET - I formaggi consumati in una corretta
dieta Mediterranea riducono il rischio di far 'sballare' i
giusti livelli ematici di trigliceridi e di colesterolo 'buono'
(HDL). I prodotti lattiero-caseari fermentati, come lo yogurt,
inoltre, non sono associati con l'ipercolesterolemia pericolosa
sindrome metabolica. Lo rivela Assolatte, citando i risultati di
uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica
"Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases" che assolve
il consumo di prodotti caseari anche nelle persone che hanno un
alto rischio cardiovascolare.
Dalla ricerca condotta su 6572 tra uomini e donne con un'età
media di 65 anni e con problemi di sovrappeso od obesità, ossia
ad alto rischio cardiovascolare, è emerso un miglior quadro
clinico tra chi seguiva un'alimentazione di tipo mediterraneo
con alti consumi di formaggi.
Il dato più interessante, sottolinea Assolatte, riguarda il
rapporto tra consumo di formaggi e ipertrigliceridemia: infatti,
i livelli di trigliceridi nel sangue sono risultati inversamente
associati ai consumi di formaggi. In altre parole, gli anziani
che ne mangiavano di più hanno evidenziato meno problemi di un
eccesso di trigliceridi nel sangue, come anche una minor
incidenza di bassi valori di colesterolo HDL nel sangue.
Un'evidenza che conferma quanto indicato da uno studio
dell'Università di Soochow, da cui è emerso il ruolo preventivo
dei lipidi dei prodotti lattiero-caseari
nell'ipercolesterolemia. E' emerso anche che in chi seguiva la
dieta mediterranea, tutti i prodotti lattiero-caseari
fermentati, dai formaggi agli yogurt, non hanno provocato alcun
rischio di sindrome metabolica, caratterizzata da un insieme di
fattori di rischio per l'arteriosclerosi che aumentano di 2-3
volte la probabilità di malattia cardiovascolare. (ANSA).
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Studio li assolve, più formaggi meno trigliceridi
Assolatte, confermato ruolo protettivo in dieta Mediterranea