Davanti ad una gigantesca bistecca con dentro una siringa di antibiotici, Greenpeace ha manifestato oggi a Roma in piazza San Cosimato per denunciare un sistema di produzione alimentare insostenibile foraggiato anche dai soldi pubblici della Politica Agricola Comune (Pac), "che rappresenta circa il 40 per cento del bilancio annuale europeo". I volontari dell'associazione ambientalista sono scesi nelle piazze di 25 città italiane con lo slogan "All you can M-Eat", invitando i passanti a provare il "Menu PAC-co degli allevamenti intensivi": "una lista di specialità invisibili di cui ci nutriamo, dall'insalata di nitrati alla zuppa di liquami".
Greenpeace sottolinea che le grandi quantità di ammoniaca provenienti dagli allevamenti intensivi e i residui di pesticidi e fertilizzanti chimici legati alla produzione mangimistica, inquinano acqua, terra e aria. E ricorda che l'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ha individuato negli allevamenti intensivi la seconda fonte in Italia per contributo all'inquinamento da "polveri fini", più del settore industriale e del trasporto privato, indicando nella riduzione del numero dei capi e della loro densità una soluzione.
Greenpeace in piazza contro la produzione intensiva di carne
Manifestazioni in 25 città, "sistema alimentare divora il pianeta"