'No' alla carne coltivata in laboratorio e difesa ad oltranza della "biodiversità e della tipicità italiana". Dal palco di Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia, i leader di Coldiretti e Confagricoltura, insieme a chef ed esperti, lanciano un messaggio "a sostegno" dell'agricoltura italiana.
"Quando la Meloni va ala Cop 28 e difende un provvedimento contro la carne di laboratorio, è un grande scatto di orgoglio e oggi la Francia inizia a dire che vuole copiare la legge italiana e cosi vari altri paesi. Serve lungimiranza e non piegarsi alle logiche speculative e commerciali; abbiamo un'identità che vogliamo proteggere che è quella della biodiversità e dei nostri agricoltori", ha affermato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. "Vogliamo un'Europa diversa che ascolti invece di imporre e per questo ringraziamo il ministro Lollobrigida per la sua azione", ha aggiunto.
"La sfida del futuro sarà legare sempre di più l'alimentazione alla salute, questa è la battaglia vera dell'agricoltura del futuro. E su questo l'attività di governo deve accompagnare un settore che è fondamentale ed è il motore del Paese", ha inoltre sottolineato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti. "Quando moltiplichiamo in laboratorio delle cellule per fare una bistecca, non stiamo facendo scienza ma stiamo facendo un business che utilizza tecniche scientifiche. Il cibo è un'arma in più anche per ridurre i farmaci quando sono necessari. Sono molto preoccupato per la carne sintetica, noi così diventiamo cavie umane", ha detto il nutrizionista Giorgio Calabrese. Anche per lo chef Vissani la "carne sintetica è una vergogna. Ma ci sono tante cose che non vanno: nei panettoni c'è farina sintetica di laboratorio, la manitoba, il pane è congelato e con manitoba, non sappiamo le conseguenze e non sappiamo cosa mangiamo. Invece, dobbiamo produrre di meno ma di qualità".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it