Rubriche

Atenei e aziende firmano per l'educazione alimentare a scuola

Appello al governo. Petrini: 'Obiettivo 1 milione di firme'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 29 MAG - Rappresentanti del mondo agroalimentare, dalle grandi aziende alle piccole imprese, accademici e studenti, produttori e istituzioni, alla festa per i 20 anni dell'Università di Scienze Gastronomiche, a Pollenzo (Cuneo) giovedì 30 maggio. Perché l'anniversario a cifra tonda dell'Ateneo è l'occasione anche per il lancio ufficiale della raccolta di firme per fare inserire l'educazione alimentare nelle materie curriculari delle scuole dell'obbligo.
    Un'iniziativa - con l'obiettivo di raccogliere un milione di firme - lanciata da Scienze Gastronomiche, Slow Food e dalla rete di Comunità Laudato sì nate dall'enciclica di papa Francesco. A rilanciare l'appello sono gli altri tre atenei piemontesi: Università di Torino, Politecnico e Università del Piemonte orientale.
    Per ospitare tutti - a Pollenzo è previsto un migliaio di persone - vicino all'Università è stata allestita una grande tensostruttura.
    "Nata e promossa nel 2004 dall'associazione internazionale Slow Food con la collaborazione delle regioni Piemonte e Emilia Romagna - scrive Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e presidente dell'Università di Scienze Gastronomiche - è stata la prima, e tutt'ora ancora l'unica università al mondo interamente dedicata allo studio del cibo attraverso la lente delle scienze gastronomiche. Ed è proprio a Pollenzo che le scienze gastronomiche hanno ottenuto dignità accademica: nel 2017 infatti il Miur ha definito due nuove Classi di Laurea in Scienze Gastronomiche basandosi sul modello Unisg. In vent'anni di vita - ricorda Petrini - abbiamo laureato 3.800 gastronomi, il 45% dei quali internazionali e provenienti da 101 paesi del mondo. Professionisti in grado di coniugare le esigenze del mondo produttivo con una visione del cibo che sappia rispondere alle sfide economiche, sociali, ambientali e climatiche attuali". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it