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Disfagia,al S. Camillo macchinario prepara cibi sicuri e gustosi

Nuova tecnologia per prima volta in ospedale pubblico Centrosud

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 GEN - E' una condizione caratterizzata da difficoltà nel deglutire cibi o liquidi, che può compromettere la sicurezza e l'efficacia dell'alimentazione. È comune nei pazienti con patologie neurologiche, oncologiche o nei soggetti anziani e può aumentare il rischio di aspirazione, malnutrizione e disidratazione. Si tratta della disfagia, patologia su cui è stato condotto passo significativo nell'ottica di garantire un'assistenza personalizzata e qualitativamente elevata ai pazienti più fragili. Grazie all'introduzione di uno speciale macchinario è infatti ora possibile offrire piatti sicuri, gustosi e personalizzati per chi soffre di disfagia. Il dispositivo ora arriva all'Azienda Sanitaria San Camillo Forlanini, primo ospedale pubblico del Centrosud a dotarsene. E' merito di questo macchinario se, durante le festività natalizie, anche i pazienti disfagici ricoverati al San Camillo di Roma hanno potuto gustare il panettone. Non una fetta, ma un pasto di consistenza omogenea adatto alla loro condizione, preparato grazie a una nuova tecnologia installata presso la cucina dell'ospedale.
    L'innovativa macchina erogatrice, installata lo scorso dicembre presso la cucina dell'ospedale, permette di preparare 20 piatti in 90 secondi, partendo da alimenti disidratati, addizionati con acqua e olio extravergine di oliva. Tutti gli ingredienti sono naturali, senza coloranti e conservanti, e i pasti, ipercalorici e iperproteici e quindi di volume ridotto, non necessitano di alcun altro tipo di integrazione/supplementazione e possono essere personalizzati per adattarsi alle diverse necessità cliniche dei pazienti. Ogni giornata alimentare proposta ai pazienti disfagici prevede 9 piatti a scelta, che compongono una dieta bilanciata da 1900 Kcal e 70 g di proteine, oltre a 2 litri di acqua in forma gelificata (Hydragel). L'offerta si distingue per una grande varietà: oltre 50 piatti disponibili, anche senza allergeni, con sapori che vanno dalla colazione, al pranzo e cena, fino agli spuntini. Il risultato è la riduzione del rischio clinico, in quanto somministrare pasti dalla consistenza standardizzata abbassa significativamente il rischio di aspirazioni e polmoniti ab ingestis.
    "La specifica omogeneità e stabilità, l'assenza di doppia consistenza e la riduzione del volume - sottolinea Maria Grazia Carbonelli, responsabile della Uosd Dietologia e Nutrizione dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini -rendono il pasto agevole e sicuro, per un approccio davvero nutraceutico. Oltre ai benefici clinici, l'aumento dell'appetibilità percepita favorisce anche un miglioramento del benessere psicologico durante la degenza - . Coniugare salute e gusto può aiutare a rendere più accettabile un disagio dovuto alla malattia".
    L'obiettivo dell'azienda ospedaliera è garantire un protocollo dietetico all'avanguardia, perfettamente in linea con le richieste specifiche dei pazienti, offrendo loro piatti gradevoli, sicuri e personalizzati. (ANSA).
   

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