"E' impressionante la quantità di mascherine e guanti che porto a terra con le mie reti", racconta all'ANSA Pietro, pescatore del Tirreno. "Va trovata una soluzione - osserva - perché così non possiamo andare avanti".
Difficile fare un bilancio, ma già oggi nei nostri mari, ricorda Fedagripesca, finiscono ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica a cui si aggiungono ora i dispositivi.
Intanto in Thailandia c'è già chi ricava mascherine proprio dal riciclo delle reti da pesca, uno dei rifiuti più diffusi negli oceani. Un'idea che potrebbe prendere piede anche in Italia dove i pescatori già da anni sono impegnati nella raccolta delle plastica in mare e nel recupero degli attrezzi 'fantasma', quelli dispersi accidentalmente. (ANSA).
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