Fare squadra per mettere in risalto i valori vincenti della pesca per poterla candidare nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Unesco. Si lavora alla stesura del dossier che dovrà essere innanzitutto valutato dalla commissione nazionale italiana Unesco in autunno, come primo passo del lungo iter.
A oggi il dossier è incentrato sulla pesca tradizionale con attrezzi artigianali in acque basse come patrimonio culturale immateriale, e comprende la sostenibilità (prevale l'impiego della forza fisica dell'uomo e l'uso di attrezzi da pesca selettivi), importante presidio per contrastare alcuni fenomeni generati dai cambiamenti climatici. Decisivo il ruolo del Mipaaf nel processo di esame delle proposte che ha invitato a restringere il campo di indagine perché le candidature già in essere o iscritte sono tutte molte specifiche, esclusive, omogenee e ben identificate. L'Italia ha la stragrande maggioranza di denominazioni registrate rispetto a tutti gli altri Paesi e le future candidature saranno valutate anche in virtù di questo dato.
Pesca patrimonio culturale dell'Unesco, si lavora al dossier
Mettere in risalto carte vincenti, tradizione, turismo e coste