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Granchio blu, Castiglione Pescaia 'rischi area Diaccia Botrona'

Sindaco: 'Preoccupati per gli equilibri della riserva naturale'

Redazione Ansa

(ANSA) - CASTIGLIONE DELLA PESCAIA (GROSSETO), 16 AGO - A Castiglione della Pescaia (Grosseto) c'è preoccupazione per la riserva naturale della Diaccia Botrona, perché la presenza del granchio blu potrebbe alterare gli equilibri degli habitat della riserva. Lo rende noto il sindaco Elena Nappi.
    "La biodiversità della riserva naturale della Diaccia Botrona corre il rischio di essere fortemente compromessa dalla presenza di questa specie aliena invasiva con alta capacità di resilienza - sottolinea in una nota -, infatti possiamo trovare il granchio blu nelle acque dolci, in quelle salmastre e in quelle salate e la loro capacità adattiva li fa vivere a temperature che vanno dai 3 ai 35 gradi, quindi sono molto 'invadenti', in particolare le femmine che si spostano facilmente per la riproduzione".
    "Temiamo, soprattutto, la loro voracità nei confronti degli avanotti delle anguille - osserva ancora - che hanno eletto la riserva come luogo di riproduzione, da dove partono per il loro viaggio verso i mari del Nord Europa, dove alimentano un mercato ittico molto importante, tornando poi da adulte nelle nostre acque: una loro drastica riduzione comporterebbe squilibri anche dal punto di vista economico". Per Nappi "è necessario porre attenzione ai luoghi in cui si cattura il granchio blu. il consiglio è di prenderlo nelle acque idonee alla pesca e, soprattutto, prima di portarlo sulle tavole togliere le viscere, in particolare l'epatopancreas che è il sistema digerente di tutti gli invertebrati, per evitare qualsiasi tipo di contaminazione nociva nel caso avesse ingerito sostanze dannose alla salute".
    L'Amministrazione comunale sta attivando misure specifiche per contenere i danni causati dal granchio blu, prima che la situazione diventi ingestibile ed insostenibile. "Stiamo lavorando - conclude Nappi - con il 'Flag Costa degli Etruschi' che ci permette di realizzare bandi per il controllo del granchio blu, e ragionando con la Regione Toscana per creare una procedura che permetta la pesca intensiva mirata alla eradicazione di specie invasive come questa, nel rispetto degli equilibri ambientali della riserva naturale, considerando che in natura l'unico importante predatore è la tartaruga ma che numericamente non può supportare l'enorme quantità di granchio blu, considerando la sua immensa facilità riproduttiva". (ANSA).
   

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