(ANSA) - ROMA, 14 SET - Tra gli operatori ittici scatta
l'allarme del caro-gasolio che in tre mesi ha subito
un'impennata del prezzo del 25%. Basti pensare che a seconda
della tipologia e della dimensione del peschereccio vengono
consumati tra i 500 e i 1.
"Dobbiamo evitare che si tocchino i picchi del gasolio
raggiunti all'inizio del conflitto in Ucraina, che in pochi mesi
fece registrare aumenti del 100% del prezzo", spiega
l'Alleanza, invitando il Governo "a non sottovalutare questi
campanelli di allarme, valutando la reintroduzione del credito
di imposta o di altri strumenti in grado di aiutare le imprese a
far fronte ai maggiori costi". Ed è la la cooperazione stessa a
fornire i numeri del problema, alla luce della forte dipendenza
dal carburante delle imbarcazioni, soprattutto quelli con i
sistemi a traino che risultano fortemente energivori. Per questi
ultimi tipi di pesca, l'incidenza dei costi di produzione è del
60/70%; si tratta di circa il 30% della flotta peschereccia
italiana, che conta circa 12 mila imbarcazioni, da cui dipende
la gran parte del prodotto venduto sui mercati ittici. (ANSA).
Pesca, è allarme caro-gasolio in 3 mesi il prezzo sale del 25%
Alleanza Coop, consumati fino a 1.700 litri al giorno a barca