(ANSA) - ROMA, 27 SET - Dimostrare che anche la coltivazione
del sale marino è attività agricola: nasce oggi a Roma, con
questo spirito e con un appello di sostegno al settore da parte
del Governo, il coordinamento tra gli imprenditori agricoli e
della produzione del sale marino italiani con una firma d'intesa
avvenuta presso Palazzo della Valle e sottoscritta da
Confagricoltura e dalle società di gestione delle Saline di
mare.
L'intesa, condivisa, oltre che dall'organizzazione agricola, da
Atisale Spa (saline di Margherita di Savoia-Puglia 4.
Attualmente in Italia la produzione di sale marino corrisponde a
poco meno del 30% della produzione totale: mediamente quasi 1,2
milioni di tonnellate/anno su un totale di oltre 4 milioni di
tonnellate. Gli obiettivi del progetto del neonato
coordinamento- "è di dimostrare che anche la coltivazione del
sale marino è attività agricola" in modo da dare "riconoscimento
a un comparto che opera nella salvaguardia del territorio,
dell'ambiente e dell'ecosistema". L'intesa prevede inoltre la
realizzazione di iniziative nei territori delle saline e
attività di valorizzazione. Il progetto culminerà con gli Stati
generali della salicoltura italiana, il prossimo anno.
"Disponibilità mia e del Governo - ha detto il sottosegretario
dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Patrizio
Giacomo La Pietra intervenendo alla presentazione del
coordinamento- a iniziare un percorso per questo settore che
ritengo molto significativo". "Ci impegneremo - ha commentato il
presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti- per un
settore che ha una rilevanza economico-ambientale e ha millenni
di storia. Possiamo cominciare a costruire un progetto per il
comparto e per questo chiederei l'aiuto della politica". (ANSA).
Nasce coordinamento per saline marine italiane
Obiettivo è il riconoscimento dell'attività agricola