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Osservatorio Pesca,continua progetto 'Donne nell'impresa ittica'

Presentati gli argomenti della formazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 NOV - È giunto al suo secondo appuntamento il progetto dell'Osservatorio Nazionale della Pesca 'Donne nell'impresa ittica. La costruzione di una rete'. Durante l'appuntamento, informa una nota, sono stati presentati gli argomenti della formazione rivolta alle donne della pesca e sono state condivise esperienze dirette e problematiche del settore.
    L'evento è stato organizzato dall'Osservatorio Nazionale della Pesca, ente bilaterale costituito da Federpesca, Fai-Cisl , Flai-Cgil e Uila Pesca.
    "Vogliamo arrivare - ha dichiarato la presidente dell'Osservatorio nazionale della Pesca, Francesca Biondo - alla costruzione di una rete di donne che operano nel settore ittico, promuovere lo scambio delle buone pratiche e trasmettere le competenze trasversali alle donne che lavorano nelle microimprese. Un sistema per rafforzarsi come soggetti autoconsapevoli e poter richiedere un riconoscimento nell'impresa, nella famiglia e nella società". "La forza del progetto - continua la presidente - è nel valore aggiunto garantito dai momenti di confronto. La valorizzazione del prodotto e la costruzione della filiera ittica a terra non possono prescindere dal protagonismo femminile". "Il termine donne della pesca - ha detto Adriana Celestini, esperta in politiche di genere nonché coordinatrice del progetto - è una denominazione collettiva che si riferisce alle diverse mansioni svolte nelle attività di terra. Il corso che abbiamo costruito ha l'obiettivo di rafforzare le competenze delle donne e migliorare la propria autonomia imprenditoriale e la capacità di rafforzare le proprie imprese e il proprio lavoro. Saranno trasferite competenze di management, di marketing, pillole normative sul settore, necessarie per migliorare la gestione dell'impresa. Uno spazio importante sarà dedicato ad un percorso di consapevolezza ed empowerment delle donne per rafforzare l'autostima, ottimizzare i tempi di lavoro ed essere così capaci di ritagliarsi uno spazio decisionale nel settore". (ANSA).
   

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