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Fedagripesca, 100 milioni in sei mesi i danni da granchio blu

Oltre 200 le domande di indennizzo al Masaf per circa 35 milioni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Dall'estate scorsa, inizio dell'emergenza granchio blu, fino ai mesi autunnali, le perdite per il comparto aveva superato i 100 milioni di euro, con una produzione di vongole decurtata del 70%. Lo fa sapere all'ANSA Fedagripesca-Confcooperative, precisando che nel delta del Po sono oltre 3. 200 le persone direttamente coinvolte nell'allevamento delle vongole più altrettante nelle strutture a terra e nei servizi necessari al funzionamento di un comparto che vale alla produzione almeno 200 milioni di euro all'anno.
    Secondo l'associazione "se non ci sarà un contenimento importante di questa specie aliena nei prossimi 5 anni, i danni diretti ed indiretti prodotti dalla predazione potrebbero ammontare a 1 miliardo di euro". La cartina di tornasole della portata della crisi è nelle oltre 200 domande di indennizzo presentate al Masaf dagli imprenditori, per circa 35 milioni di euro. Una cifra che potrebbero aumentare visto che la scadenza per la presentazione delle istanze è per il 22 marzo, a fronte di uno stanziamento pubblico di 13 milioni di euro.
    In Veneto a Porto Tolle prosegue da oltre un mese lo stop delle 14 cooperative del consorzio cooperative pescatori del Polesine per mancanza di vongole. Come spiega Luigino Marchesini, presidente del Consorzio, "prima dell'avvento del granchio blu, a raccogliere le vongole andava la metà delle nostre cooperative, alterandosi tra di loro, pescando circa 330 quintali al giono; ma si è arrivati a raccoglierne una di 7-8 quintali. Cifre infinitamente piccole rispetto alla nostra produzione standard. Siamo però arrivati al punto in cui non c'è più nulla e non sappiamo più cosa fare". Continua ad essere critica anche la situazione in Emilia Romagna, tra Goro e Comacchio, altra zona di eccellenza della vongola verace. Le cooperative che lavorano nelle aree dove l'acqua è più bassa cercano di tutelare la semina del novellame con delle recinzioni, tentativi per non mandare in fumo le produzioni per i prossimi anni. (ANSA).
   

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