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La rotta del tonno rosso per potenziare filiera da 200 milioni

Giornata mondiale. Fedagripesca, non più solo export in Giappone

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 MAG - Dare avvio alla prima rotta del tonno rosso made in Italy che da Carloforte in Sardegna, passa per Cetara e Mariana di Camerota, in Campania, per arrivare nel messinese, nella Sicilia orientale. Una strada di mare che potrebbe generare un business da 100 milioni l'anno, con un aumento del 45% di occupati tra addetti diretti e indotto; si tratta di andare a toccare i poli di questa produzione di eccellenza per favorirne il consumo nelle tavole italiane ed europee, con ricadute positive per la trasformazione e il commercio, ma anche per il turismo. Potrebbe essere questa una delle leve per dare valore a nuove filiere tra gli operatori del comparto da realizzare grazie al decreto del Masaf appena pubblicato. A lanciare il progetto è Fedagripesca-Confcooperative, in occasione della Giornata mondiale del tonno 2024, un'idea nata nel periodo pre-covid che oggi ha solide basi per concretizzarsi. Del resto si tratta di valorizzare un business complessivo che vale fino a oltre 200 milioni di euro l'anno, tra allevamento e vendita.
    Tracciare le tappe di questa preziosa specie trova come alleato le nuove abitudini degli italiani sempre più inclini a mangiare pesce crudo. "Fino a pochi anni fa oltre l'80% del mercato del tonno rosso fresco era destinato al Giappone come alimento base per sushi e sashimi - spiega Fedagripesca - ma oggi è cambiato tutto con una crescita esponenziale di richiesta nazionale visto i consumi a casa e nella ristorazione di tartare". Si tratta un pò di riappropriarsi di una specie ittica considerata da 4 italiani su 5, secondo un sondaggio di Fedagripesca, emblema del Mar Mediterraneo. Grazie a decenni di sforzi per la pesca sostenibile, con la messa a punto di feree politiche restrittive, oggi le popolazioni di tonno rosso nel Mediterraneo mostrano una lenta ma costante ripresa. Anche se la pesca illegale, il cambiamento climatico e l'inquinamento continuano a rappresentare seri rischi. Protagonista sulle tavole, a casa come al ristorante, è apprezzata per la sua versatilità in cucina per preparare, antipasti, primi e secondi, di cui non si butta via niente. Conosciuto anche come maiale di mare, del tonno, infatti, si utilizzano tutte le parti: dalla guancia, alle uova per realizzare bottarga, passando per il mosciame, una sorta di prosciutto di mare. Contiene inoltre molte proteine e grassi essenziali Omega 3, molto importanti nella lotta al colesterolo. (ANSA).
   

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