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Manovra: Associazioni pesca, abbassare l'Iva sulle ostriche

Alternativa a vongole decimate dal granchio blu.Altre 5 proposte

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 NOV - Abbassare l'Iva per le ostriche dal 22% al 10%, essendo una buona diversificazione delle produzioni di vongole e cozze colpite dal granchio blu. Come anche sospendere i tributi per i produttori nelle zone colpite dall'emergenza del crostaceo killer. Sono due delle sei proposte che le Associazioni cooperative e armatoriali della pesca inviano al Masaf e al Parlamento, chiedendo massima attenzione nell'iter di approvazione del ddl bilancio 2025. Un impegno per un settore colpito da diverse emergenze ambientali, specie aliene, mucillagini, morie a seguito alluvioni e riscaldamento acque e normative europee, che ne hanno ridotto operatività e redditività. "Con senso di responsabilità abbiamo avanzato poche proposte essenziali per fare fronte alle emergenze e mantenere le attività indispensabili dell'unico strumento di programmazione del settore", affermano Agci Agrital, Confcooperative Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare, "anche se la pesca italiana richiederebbe ben altri interventi di sostegno".
    Tra le altre richieste l'eliminazione del 'ticket licenziamento' NASpi nei casi in cui lo sbarco non dipenda dalla volontà dell'armatore ma dal codice della navigazione; il mantenimento dell'iscrizione nei regimi previdenziali di appartenenza per i pescatori delle zone colpite dal granchio blu in caso non riescono a pescare molluschi in maniera esclusiva o prevalente; la proroga del Durc e del Durf, documento unico di regolarità contributive e fiscale al 31/12/2025; il rifinanziamento dell'annualità del Programma triennale della Pesca e dell'Acquacoltura. (ANSA).
   

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