I classici come cioccolato, fragola e nocciola rimangono i preferiti anche se si fanno avanti gusti alternativi: dallo spritz alla menta sarda sino al torrone di Tonara. Il gelato, soprattutto quello artigianale, si conferma il protagonista dell'estate anche in Sardegna. Lo ribadiscono i dati tratti dal dossier "Gelaterie: le imprese artigiane e la spese delle famiglie per i gelati", realizzato dall'ufficio studi di Confartigianato imprese Sardegna, su fonte Istat 2022. Nell'Isola si contano 225 le gelaterie di cui 149 sono laboratori artigiani, oltre 900 gli addetti e 400 le persone impiegate nella produzione. Il giro d'affari stimato èin oltre 117 milioni di euro.
"In pratica - rileva il report dell'associazione - ogni nucleo familiare ogni anno spende 160 euro per coni, coppette, granite, ghiaccioli e sorbetti". "Ai piccoli piaceri della vita, non si rinuncia, neppure in tempo di crisi - commenta la presidente Maria Amelia Lai - anzi, a fronte delle difficoltà che la popolazione sta affrontando si indulge più spesso ai propri capricci".
Secondo la statistica, la Sardegna si piazza al quindicesimo posto in Italia per la percentuale di aziende artigiane (66,1%) contro l'81,9% dell'Alto Adige, che occupa il primo posto, e una media nazionale del 75,5%. "Da qualche anno - spiega la presidente - registriamo un aumento costante delle gelaterie artigiane e non, a conferma di come i sardi continuino a preferire la qualità e la genuinità del prodotto delle nostre imprese".
E sono proprio gli ingredienti, secondo Confartigianato, a fare la differenza. "L'impegno delle gelaterie artigiane - chiarisce Maria Amelia Lai - è quello di garantire ai consumatori una grande attenzione alle materie prime. Alcuni ingredienti, infatti, sono diventati carissimi: zucchero, latte, frutta ma anche il packaging. I nostri maestri gelatieri hanno cercato di contenere gli aumenti per poter assicurare ai consumatori, in questa estate così calda, un buon gelato artigianale, realizzato a regola d'arte". (ANSA).