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Bocuse d'Or, l'Italia si qualifica alla finale di Lione 2021

Il team azzurro è capitanato dallo chef Alessandro Bergamo

Redazione Ansa

- L'Italia si qualifica alla finale di Lione 2021 del Bocuse d'Or, campionato mondiale di cucina per cuochi e nominato così in onore dello chef Paul Bocuse. Lo si apprende da fonti della Federazione italiani cuochi (Fic). Il risultato emerge dalle gare di qualificazione disputate ieri e oggi a Tallin, in Estonia. La squadra italiana è capitanata da Alessandro Bergamo, già sous chef del ristorante Cracco di Milano e dai membri della Federazione Italiana Cuochi, lo chef Lorenzo Alessio in qualità di coach, Francesco Tanese (commis), Filippo Crisci (vice coach) e gli helpers Graziano Patanè e Andrea Monastero. Nelle qualificazioni di Tallin che, causa Covid, sono state trasmesse in streaming a porte chiuse con la sola presenza degli addetti ai lavori, tutti i team a confronto hanno avuto a disposizione 5 ore e 35 minuti per presentare una creazione su un piatto e un'altra su un vassoio, che sono state giudicate dalle commissioni di chef, tra i quali anche il vice presidente del Bocuse d'Or Italy Academy Carlo Cracco, con una selezione secondo i criteri di Presentazione, Gusto, Metodo di cottura, Abilità, Rispetto dei prodotti e Originalità. .

Sono dieci squadre che si sono aggiudicate il lasciapassare per la finale mondiale del Bocuse d'Or 2021 a Lione.

Ad aggiudicarsi il podio Norvegia, Danimarca e Svezia, ma per il Team Italia guidato da Alessandro Bergamo - nato in provincia di Como nel 1989 e già sous chef di Carlo Cracco al ristorante Cracco di Milano, nonché finalista della regione Italia e Sud Est Europa di S. pellegrino Young Chef 2020 - essere rientrato fra i primi 10 è comunque un grandissimo risultato, perché il verdetto finale si discuterà solo a Lione, in Francia, nel 2021. Con lui il commis Francesco Tanese e lo chef coach Lorenzo Alessio, membro della Federazione Italiana Cuochi, che nei mesi precedenti la gara si sono allenati duramente per tenere testa ai colleghi europei.

Ad aiutare e mettere nelle condizioni gli azzurri di passare il turno europeo, il presidente Bocuse d'Or Italy Academy Enrico Crippa (ristorante Piazza Duomo, Alba) e il direttore Luciano Tona, che hanno studiato il vassoio presentato ad una giuria composta dai migliori chef di tutta Europa, tra cui il vice presidente Bocuse d'Or Italy Academy Carlo Cracco (Cracco, Milano).

Questi mesi di severi allenamenti hanno coinvolto anche il presidente della Federcuochi Rocco Pozzulo e della FIC Promotion Carlo Bresciani, diversi esperti tra architetti, scultori, ingegneri e tecnologi, al fine di trovare le soluzioni più innovative per la presentazione di un programma di cucina competitivo all'interno del più celebrato circuito d'eccellenza mondiale. "Non ci ho creduto fino alla fine - ha detto un emozionatissimo Alessandro Bergamo - Sapevo che stavamo facendo bene, eravamo precisi, puliti, belli e devo ringraziare tutti, il mio commis Tanese, il coach Alessio, il presidente Crippa, il direttore Tona, Filippo Crisci il vice coach e gli helpers Graziano Patanè e Andrea Monastero. Sono stati mesi duri ma ce l'abbiamo fatta, voleremo a Lione e nel migliore dei modi. Adesso torniamo a casa, raccogliamo le forze e torniamo ad allenarci per il concorso culinario più importante al mondo. Sarebbe magnifico salire su quel podio una volta per tutte".

"Siamo molto felici di tutto quello che è successo, lo sforzo maggiore e tutto il merito va ad Alessandro Bergamo, al commis Tanese e al coach Bergamo che in così poco tempo hanno fatto dei progressi pazzeschi. Noi -ha commentato il presidente Enrico Crippa - dall'altra parte ci siamo concentrati sullo studio del vassoio ma il merito è loro. Il nostro obiettivo era candidarci a Lione e ci siamo riusciti. Spero che in tanti si siano fatti un'idea di cosa significa partecipare ad una competizione come il Bocuse e quanto difficile sia arrivare su quel podio. Noi del Bocuse d'Or Italy Academy ce la stiamo mettendo tutta".

"Abbiamo fatto bene questa volta, abbiamo lavorato bene ma sappiamo che possiamo fare meglio - ha concluso Carlo Cracco, vice presidente Bocuse d'Or Italy Academy - Il piatto della Norvegia era effettivamente il più bello, giustissimo, ma dopo c'eravamo noi. Il nostro piatto di pesce sembrava quasi nordico per la completezza e anche la quaglia era perfetta, completa, sapori giusti. Quest'anno il livello era davvero molto alto, ma adesso è tempo di pensare a Lione"

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