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A Parigi '24 divieto alcolici, ma Vip non rinunciano a champagne

Comitato applica divieto del '91 con un'eccezione

Redazione Ansa

Olimpiadi di Parigi 2024 senza alcol negli stadi e in tutti i siti delle competizioni: lo ha deciso il Comitato organizzatore sulla base della "legge Evin" del 1991, che fissa le regole per la pubblicità e il consumo di bevande alcoliche in determinati luoghi. Stando a quanto si apprende, sarà vietato servire vino, birra o champagne "in tutti i luoghi di attività fisica e sportiva", secondo quanto prescrive la legge.

Nonostante le regole, diversi ambiti sportivi - compresi ad esempio alcuni impianti dedicati al rugby - riescono a derogare, consentendo bevande alcoliche per il loro pubblico. Gli organizzatori della Coppa del mondo di rugby 2023, utilizzeranno la deroga che consente ai sindaci di autorizzare, fino a 10 volte all'anno e per una durata di 48 ore, il consumo di vino o birra nell'ambito di impianti sportivi, quali lo Stade de France o il Velodrome di Marsiglia.

Niente da fare, invece, per gli spettatori delle Olimpiadi 2024, con l'eccezione dei tifosi VIP: le proposte per l'accoglienza nei palchi più costosi o nelle tribune top, alcune pubblicate anche sul sito ufficiale dei Giochi, vedono un menu "comprendente champagne all'arrivo degli invitati e servizio al bar con vino e birra". La prestazione "VIP" in un palco o un salone dello Stade de France costa 4.900 euro più IVA a persona per assistere - con una coppa di champagne in mano - alla finale dei 100 metri maschile il 4 agosto 2024. 

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