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Crescono adesioni a "Regina di Puglia", tutto sull'uva da tavola

A Noicàttaro, distretto barese ortofrutticolo, da 23 a 26 luglio

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Crescono le adesioni a "Regina di Puglia", l'iniziativa lanciata dal Comune di Noicàttaro per la valorizzazione dell'uva da tavola pugliese e del suo territorio, in programma dal 23 al 26 luglio. Con soddisfazione il sindaco di Noicàttaro, Raimondo Innamorato, annuncia: "La Regione Puglia e la Città Metropolitana di Bari hanno sposato in pieno l'iniziativa supportando lo sviluppo del progetto". Inoltre "Regina di Puglia" sta riscontrando l'interesse delle principali associazioni di categoria (Apeo, Cut, Coldiretti, Confagricoltura) e di diverse aziende. L'iniziativa prevede l'arrivo di buyer da Europa e Medio Oriente, interessati a conoscere più da vicino la produzione dell'uva tavola. Tra il 60 e il 70% dell'uva da tavola italiana viene prodotta in Puglia e la maggior parte di questa nel territorio della provincia di Bari, dove il 40% dei terreni agricoli è coltivato a uva da tavola. Noicàttaro è nel cuore di questo territorio. È a fronte di ciò che il Comune ha avvertito la necessità di dare un segnale forte al mondo della produzione, ma anche agli altri Comuni che con Noicàttaro costituiscono il principale distretto dell'uva da tavola d'Italia e d'Europa e uno dei principali al mondo. L'uva da tavola è il secondo prodotto, dopo le mele, dell'export ortofrutticolo nazionale, con un controvalore di quasi 740 milioni di euro.

Per "Regina di Puglia" in programma anche un tuffo nella tradizione e cultura del territorio: domenica 23 con la partecipazione alla tradizionale Festa del Carmine, mentre la sera del 25 luglio, gli ospiti parteciperanno alla Prima dell'Opera Lirica, che è nella tradizione di Noicàttaro.

Mercoledì 26 luglio "Regina di Puglia" si chiuderà con un convegno sull'uva da tavola al Palazzo della Cultura. "Ci piacerebbe - afferma il sindaco Innamorato - che all'iniziativa partecipassero i rappresentati dei vari Comuni del distretto dell'uva da tavola barese, affinché si dia vita ad una rete territoriale in grado di valorizzare e promuovere il prodotto e di interloquire con i livelli istituzionali più alti". (ANSA).

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