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In Uzbekistan il 16/o Forum Eurasiatico di Verona

A Samarcanda il 2 e 3 novembre

Redazione Ansa

(ANSA) - VERONA, SEP 25 - Si svolgerà a Samarcanda, in Uzbekistan, la 16/a edizione del Forum Eurasiatico, il "Forum di Verona" organizzato dall'associazione Conoscere Eurasia, presieduta da Antonio Fallico, in partnership con il ministero degli Investimenti, dell'Industria e del Commercio dell'Uzbekistan.
    L'incontro, in programma il 2 e 3 novembre prossimi, avrà per titolo "L'Eurasia in un mondo che cambia: un'agenda per la cooperazione". Dopo 14 edizioni tenute a Verona, lo scorso anno il forum si era svolto a Baku (Azerbaigian).
    Al centro della prima giornata l'importanza dell'Uzbekistan nello sviluppo dei rapporti economici internazionali; l'evoluzione della cooperazione nell'ambito di commercio, investimenti e tecnologie; le prospettive per lo sviluppo dei mercati delle materie prime e dell'energia; la riorganizzazione dei sistemi di logistica e dei trasporti. Il secondo sarà dedicato all'analisi dell'evoluzione dei mercati finanziari e bancari; alla rivoluzione tecnologica; alle prospettive di cooperazione industriale e tecnologica nella Grande Eurasia; allo sviluppo agricolo e alla sicurezza alimentare; alle prospettive di un'economia basata su un ambiente e un patrimonio comune dell'umanità.
    L'anno scorso l'Italia è stata il secondo partner commerciale europeo del Paese centro-asiatico, con un interscambio pari a 535 milioni di euro (+32% rispetto ai 404 milioni del 2021), esportazioni per 428 milioni (+17,5%) e importazioni a 107,5 milioni (+170%). L'Italia nel 2022 ha venduto nel Paese soprattutto macchine per impieghi speciali (22,1%), strumenti ed apparecchi di misurazione e orologi (13,6%), articoli di abbigliamento (7,7%), macchine di impiego generale (7,4%) e mobili (5,6%), con rilevanti crescite per i beni di consumo ed alcuni macchinari. L'Uzbekistan, invece, ha venduto all'Italia metalli di base preziosi e metalli non ferrosi (45%), prodotti tessili (23,1%), prodotti chimici di base e fertilizzanti (14,9%), articoli di abbigliamento (5,3%), filati di fibre tessili (3,75%) e cuoio conciato e lavorato (3,7%). (ANSA).
   

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