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Tartufo ricchezza del territorio, ora il turno dell'Abruzzo

Inaugurata all'Aquila la 2/a edizione della Fiera internazionale

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 01 DIC - "Questa fiera rappresenta una grande occasione non solo per esaltare una nostra indiscussa eccellenza, il tartufo, e con esso la capacità delle nostre aziende di trasformarlo e valorizzarlo, ma anche di far conoscere l'intero territorio aquilano e abruzzese, in una vetrina strategica rivolta ai mercati nazionali e internazionali. Iniziative come queste rappresentano la migliore interpretazione di quella che deve essere la promozione dei nostri prodotti agroalimentari". Così Luigi D'Eramo, sottosegretario di Stato al ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, ha illustrato natura e obiettivi della seconda Fiera internazionale del tartufo d'Abruzzo, inaugurata oggi all'Aquila nel parco del Castello cinquecentesco.
    L'Abruzzo è ai primi posti in Italia per raccolta e commercializzazione del Tartufo bianco e Tartufo nero pregiato, il top della gamma, con una produzione complessiva di tutte e nove le varietà, di 800 quintali nel 2022, e un fatturato di 5,1 milioni di euro, solo per compravendite entro i confini regionali. La Fiera è promossa dalla Regione Abruzzo, Assessorato all'Agricoltura, e organizzata dall'Azienda regionale per le attività produttive (Arap), braccio operativo dell'ente regionale. Presenti con D'Eramo il vicepresidente della Regione, con delega all'Agricoltura, Emanuele Imprudente, per Arap la vicepresidente Mariella Iommi e il responsabile internazionalizzazione Romeo Ciammaichella, il vicesindaco dell'Aquila Raffaele Daniele, il vicepresidente della Camera di commercio Gran Sasso d'Italia Gianni Frattale, il presidente della Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiani (Fnati) Fabio Cerretano, la presidente del Gal Marsica Lucilla Lilli.
    "Il tartufo è un prodotto di eccellenza che negli anni ha fatto ricche altre regioni. Ora è venuto il turno dell'Abruzzo - ha sottolineato Imprudente - che deve consolidare una completa filiera, dalla produzione alla trasformazione, mettendo al centro efficaci azioni di internazionalizzazione e conquista dei mercati esteri. Per questo stiamo partecipando a fiere nazionali e internazionali, facendo conoscere la nostra terra attraverso la qualità e unicità dei prodotti". (ANSA).
   

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