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Aperitivo che passione, 1 italiano su 2 lo consuma ogni settimana

Drink a bassa gradazione o zero alcol in voga tra giovani

Aperitivo Festival_credits Loris Scalzo

Redazione Ansa

- Per un italiano su due l'aperitivo è un rito da concedersi almeno una volta a settimana. È quanto emerge anche dalla ricerca di CGA by NielsenIQ per il settore dei consumi On Premise, presentata  in occasione dell'incontro inaugurale di Aperitivo Festival, l'evento milanese che per tre giorni, da oggi 24 al 26 maggio, prende vita nel distretto di via Tortona.


    "L'aperitivo non è solo un fenomeno di costume, ma una vera e propria occasione di mercato che genera un indotto importantissimo. Questo rito contribuisce in modo sostanziale non solo al settore della ristorazione e dell'ospitalità, ma anche all'industria agroalimentare e turistica", commenta Federico Gordini, Founder di MWW Group e ideatore del World Aperitivo Day, giunto alla terza edizione.
    In termini di spesa l'aperitivo vale una media mensile che supera i 120 euro.

Sul podio delle bevande più gettonate, 1 italiano sue 2 (48%) opta per l'aperitivo classico, seguito dalle bollicine (32%) e dai cocktail (26%), sempre più apprezzati da Gen Z e Millennials. Non solo alcol, cresce l'attenzione dei più giovani a un consumo consapevole: 1 su 10 sceglie una bevanda analcolica o poco alcolica, trend che trova nel mercato un'offerta sempre più ampia di prodotti.

Gli italiani sembrano avere idee chiare anche in fatto di abbinamento con il cibo: durante l'aperitivo, 1 su 3 (33%) dichiara di avere un appetizer preferito, come i classici stuzzichini misti seguiti da pizzette e patatine.

Nonostante il contesto dei mercati non semplice, vino e bollicine registrano, secondo l'analisi di TradeLab per Federvini, un trend di consumo in crescita rispetto al 2022: parliamo dell'1% per il vino e del 7% per gli spumanti. In particolare, nel 2023 vino e bollicine hanno raggiunto 147 milioni di consumazioni durante l'aperitivo serale, apprezzati in particolar modo dai baby boomers (nati tra il 1946 e il 1964) e dalla generazione X (nati tra gli anni' 60 e gli anni '80). 
   

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