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Tutto pronto per la IV edizione de "La notte degli osti"

A Eboli (Salerno), dal 25 al 26 giugno 2024

Tutto pronto per la IV edizione de "La notte degli osti"

Redazione Ansa

- NAPOLI - Con la IV edizione, torna a Eboli (Salerno), dal 25 al 26 giugno 2024, "La notte degli Osti".
    L'ormai tradizionale appuntamento di inizio Estate tra un gruppo di amici Osti di diversa provenienza, che da ormai quattro anni ha preso la piacevole abitudine di ritrovarsi per una sera tra la Piazza Porta Dogana ebolitana (2021-2022) e i borghi del Cilento (2023), diventa così l'occasione per rivolgere un invito agli altri locali del Centro Storico ebolitano, nell'ottica di un coinvolgimento corale che rende giustizia al concetto ispiratore del Simposio. "Simposion"- bere insieme nell'etimologia greca - è il tema di questa quarta edizione, che mira a valorizzare ulteriormente l'antico centro ebolitano.

La Notte degli Osti è organizzata dall'Associazione Luce con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Eboli, il sostegno di Banca Campania Centro e la direzione artistica di Giovanni Sparano. L'anteprima della kermesse vedrà la partecipazione speciale dell'artista, Raphael Gualazzi, ospite il 25 giugno del trio Emma Morton and The Graces, in concerto nella Piazza San Francesco (ore 21.30, ingresso gratuito). Per l'occasione, presso il Chiostro del Museo Nazionale, adiacente alla Piazza stessa, si potranno degustare e acquistare i Vini dei vignaioli artigiani che saranno co-protagonisti della due giorni di Musica e Convivio. La sera successiva, il 26 giugno, andrà in scena "La Notte degli Osti". Due piazze, una strada, tre giardini, un chiostro, una terrazza: sono i luoghi iconici del tessuto cittadino che si animeranno con tavolate e commensali, mentre chi ospita svolgerà il suo servizio accompagnato da una lista di "invitati speciali" (osti, cuochi, vignaioli).
    Ogni Osteria proporrà un menu di 4 portate e 4 vini, in abbinamento a 50 euro. Tutti gli Osti, all'interno del proprio menu, utilizzeranno il pane del Forno di Vincenzo. Insomma, un intreccio di culture ed eccellenze del territorio per favorire meccanismi virtuosi, quali la tutela del patrimonio culturale materiale e immateriale e la salvaguardia del lavoro artigianale. (ANSA).
   

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