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Al via ad Agadir la conferenza sull'industria dei frutti rossi

Tra le novità l'eco-vaso italiano che raddoppia la produzione

Redazione Ansa

 AGADIR - Agadir, in Marocco, ospita il 14 novembre la quinta edizione della 'Morocco Berry Conference'. L'appuntamento sotto l'egida della Federazione interprofessionale dei frutti rossi riunirà più di 500 partecipanti, tra cui 200 ospiti internazionali, con l'italiana Pasquini&Bini tra i principali sponsor dell'evento, per discutere delle innovazioni e delle strategie di crescita dell'industria dei frutti rossi in Marocco.

Con l'hashtag #RaiseTheBar, il Marocco che è il 5° Paese al mondo per esportazione di mirtilli, fa il punto al Palais des Congres des Dunes di Agadir su strategie commerciali, innovazioni tecnologiche e pratiche sperimentate con i professionisti del settore.

Oltre 50 aziende dall'Australia alla Cina presenteranno le proprie innovazioni in uno spazio dedicato, per illustrare le novità sulla riduzione dell'impatto ambientale. I temi all'ordine del giorno della conferenza sono ecologici soprattutto, per far fronte alla siccità e ottimizzare le catene di approvvigionamento, cruciali per il futuro del settore.

 Gli italiani Pasquini&Bini, che hanno sede ad Altopascio in provincia di Lucca, presenteranno il vaso Rufus dal design quadrato inedito, capace di incrementare dal 25 al 50 per cento la produzione di frutti, come attestato dal dipartimento di Agraria dell'Università di Pisa. Rufus ha anche una versione 'Infinity' realizzato in plastica riciclata e completamente riciclabile a fine vita.

Il Marocco rappresenta circa il 10% delle esportazioni globali di frutti rossi del mondo. Nel 2023, il Paese ha esportato più di 200.000 tonnellate di fragole, lamponi e mirtilli, generando entrate per oltre 600 milioni di dollari.

Questo settore strategico è diventato un pilastro dell'economia agricola marocchina, sostenendo migliaia di posti di lavoro e il reddito di molte famiglie rurali.
   

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