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Dalla serra zen all'accoglienza ai migranti all'agrigelateria, storie di innovazione e resilienza

Premia 'Le amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo''. Quasi 200mila le imprese al femminile in Italia, 13mila under 35

Redazione Ansa

L'agricoltura anche accoglienza di migranti e integrazione, innovazione green e creatività. Nove storie al femminile raccontano il lavoro nei campi con una visione eroica e sociale, ma anche tecnologica e innovativa.

C'è la mamma di 4 bambini che in Calabria accoglie gli immigrati nell'azienda agricola. Ma anche la storia di chi ha salvato un piccolissimo borgo con una agri-gelateria. Sono questi alcuni dei progetti agricoli che hanno ricevuto il premio Coldiretti 'Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo' in una cerimonia a Roma, a Palazzo Rospigliosi.

Tra le storie spicca quella di Stefania Mazzotta, 38 anni e mamma di 4 bambini, che nel 2019, a Francavilla Angitola, nel Vibonese, si occupa dell'accoglienza dei migranti con l'obiettivo di donare loro strumenti di integrazione sociale, culturale ed economica attraverso il lavoro nei campi. A lei è andato il riconoscimento 'Donne per il sociale'. E l'annuncio da Coldiretti di un aiuto di 15mila euro per sostenere l'attività in crescita. I primi arrivati sono stati Salvatore e Isacco, e oggi ci sono altri sette giovani impegnati nell'azienda di ortofrutta. Una storia che per il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone rimarca "la differenza" rispetto ai fenomeni di caporalato".  "Dare opportunità di integrazione dimostra quanto l'agricoltura sia un settore in cui l'umanità costruisce poi la società", ha detto.

L'agrigelateria a km0, il progetto della toscana Barbara Conti, figlia di un pastore, ha vinto invece nella categoria 'Agricoltura eroica' nel piccolo borgo di 30 anime di Bergugliara, nella Valle di Zeri in alta Lunigiana. "Volevo rimanere a vivere qui e ridare vita al borgo", ha detto. E così i gusti di ricotta e fragola o a quello top di castagna attirano ogni anno turisti e visitatori dalle regioni limitrofe.

E ancora premi per Sara Manganone, 26 anni, che ha riacceso la passione per il vigneto di famiglia abbandonato da decenni, creando in Val D'Aosta, nella piccola località di Roveretta, a Pont-Saint-Martin la prima eco-rotaia per raggiungere i ripidi terrazzamenti; per Doris Begnozzi, nella categoria 'Cambio vita', che da esperta di marketing ha aperto un'azienda agricola per crerare una serra zen, luogo di rinascita e inclusione con laboratori sensoriali a Borgo Mantovano, in Lombardia; per Teresa Diomede nella categoria 'Donne e made in Italy nel mondo' che ha portato la sua uva da Rutigliano, nel Barese, alle tavole mondiali; per Flavia Sbrolli in Umbria, con un percorso che guida i bambini alla scoperta delle erbe tintorie e della sostenibilità; premio 'Creatività' per Gloria Merli che ad Albareto di Ziano, in provincia di Piacenza, usa la lana di alpaca per abiti e accessori artigianali. 

    

 

Far praticare lo yoga tra la lavanda, invece, vale il premio nella categoria 'Agriwellness' per Valentina Galesso del Veneto. Premio speciale, infine, a Chiara Luppi, cantautrice padovana scelta da Raffaella Carrà come finalista di The Voice, e nella top ten di 'Sanremo giovani' ora impegnata in musical internazionali. Con i suoi concerti ha sostenuto diversi progetti di aiuto al suo territorio come la riforestazione dei boschi veneti del Vaia. "Alcune donne importanti che hanno fatto la storia d'Italia, e non solo, hanno avuto anche un forte ruolo nell'agricoltura prima tra tutte è Cristina Trivulzio di Belgioioso, mazziniana, garibaldina, repubblicana, politica", ha detto Maria Emanuela Bruni, presidente ad interim del Maxxi di Roma ricordando anche Luisa Spagnoli e la botanica Eva Mameli, madre di Italo Calvino. 

 

 

Un ringraziamento è arrivato dal ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida: "Le statistiche confermano che le imprese guidate da donne vanno meglio. Nella maggior parte dei casi riescono a fare bene economia e riuscire a fare anche gestione della famiglia". Mentre il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha evidenziato che "il 25% delle donne in agricoltura ha una laurea e il 50% associa agriturismo, agriasili, fattorie didattiche, agri cosmesi e una particolare attenzione al sociale".



   

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