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'L'Ue imponga l'indicazione del Paese di origine in etichetta'

Fedagripesca, c'è l'impegno del Governo. Contrasta l'import

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 SET - Estendere a livello comunitario l'obbligo di indicare in etichetta il paese d'origine del miele e di introdurre le percentuali delle varie miscele, una decisione non più prorogabile se vogliamo difendere le nostre produzioni made in Italy dalla concorrenza sleale dei prodotti provenienti da paesi terzi. È la richiesta del presidente di Confcooperative Molise e responsabile settore apistico di Fedagripesca, Riccardo Terriaca, rinnovata al ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare in un incontro sulla filiera apistica a via XX Settembre alla presenza del sottosegretario Luigi D'Eramo. "Abbiamo ricevuto dal ministero rassicurazioni sull'impegno del Governo - fa sapere Terriaca - a sostenere,. nell'ambito della revisione da parte della Commissione Ue delle norme di commercializzazione di diversi prodotti, l'obbligo di specificare il paese di origine e la relativa percentuale di presenza nel prodotto finale, limitatamente alla tipologia di miele presente in misura maggiore nella confezione immessa al consumo".
    In Italia la situazione del mercato continua a preoccupare per il costante calo dei consumi. Terriaca, in particolare, teme "le importazioni dai paesi terzi che, nella maggior parte dei casi, non sono conformi alle normative comunitarie in tema di sicurezza alimentare e di misure ambientali e che purtroppo sono favorite da prezzi di gran lunga inferiori ai prodotti italiani, sui quali pesa anche l'impatto di costi di produzione mediamente più alti. Rendere obbligatorio in tutta Europa l'indicazione d'origine del miele in etichetta - conclude - metterebbe in qualche modo fine alla concorrenza sleale verso le nostre produzioni, oltre a garantire una maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori finali". (ANSA).
   

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