(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Non è possibile salvare le api se non
si salvano anche gli apicoltori, obiettivo che si può
raggiungere stringendo un'alleanza tra apicoltori e consumatori.
Sono questi, infatti, attraverso le loro scelte di acquisto
consapevoli di prodotti di qualità, legati al territorio e a chi
li produce, che possono salvare il miele italiano e gli
apicoltori.
"I consumatori hanno una funzione fondamentale che può fare
la differenza perché sono le loro scelte che possono determinare
il futuro degli apicoltori - ha detto Terriaca - se
continueranno ad orientarsi verso prodotti di scarsa qualità,
con prezzi inferiori a 2 euro al chilo, il miele italiano
continuerà a soffrire della concorrenza sleale, spesso frutto di
sofisticazioni e si rischierà lo spopolamento del mondo
agricolo. Ocorre stimolarli a preferire prodotti di qualità e
salubri, che rispettano rigide regole produttive, mieli che
siano direttamente collegati agli apicoltori e al territorio in
cui essi operano. Solo così contribuiranno a tutelare migliaia
di produttori, dando un aiuto concreto all'ambiente e alla
custodia dei nostri paesaggi".
Nel corso del convegno il presidente del Gruppo Miele del
Copa-Cogeca Yvan Hennion, ha ricordato l'importanza della
direttiva Breakfast, fortemente sostenuta dal Masaf che ha
appena avuto il via libera dal Consiglio Agricolo Ue, che ha
introdotto l'obbligo dell'indicazione d'origine del miele in
etichetta. "Per aiutare gli apicoltori europei a contrastare la
concorrenza di prodotti importati - ha detto il presidente - le
nuove regole in tema di etichettatura consentiranno di fornire
informazioni ai consumatori sulla qualità del miele e su come
viene lavorato. L'obiettivo è garantire trasparenza,
dall'alveare alla tavola". (ANSA).
Un patto con i consumatori a tutela delle api e degli apicoltori
Giornata mondiale. Confcooperative, loro scelte determinanti