- ROMA - La pizza ha scatenato le idee di designer e creativi
under 35 dei cinque continenti impegnati nella prima edizione
del Desita Award-Pizza experience. A trionfare tra i 700
progetti presentati è stato il napoletano Vincenzo Sorrentino
che, ispirato dal cibo-icona della sua città, ha progettato una
pizzeria 'nomade', ovvero una struttura in legno facilmente
montabile e rimuovibile.
L'obiettivo, spiega Sorrentino nella
conferenza stampa di presentazione dei vincitori al Marriott
Grand Hotel Flora a Roma, è portare la pizza "Lì dove non c'è ma
la vorresti trovare, per esempio su una spiaggia dei Caraibi".
Molto ecologico il progetto secondo classificato, proposto
dallo statunitense Nicholas Bender in coppia con l'islandese Eir
Rovira. I due giovani hanno puntato a riciclare il cartone delle
pizze in materiale combustibile per alimentare il fuoco del
forno. Gli organizzatori del Premio, la società Desiata
specializzata in food concept e retail dei fratelli Norman e
Omar Cescut, assieme alla Fondazione Qualivita e Tuttofood di
Fiera Milano, hanno sottolineato peraltro come l'obiettivo di
una pizzeria 100% ecofriendly abbia animato molti dei progetti
proposti, mirati a ridurre l'impatto ambientale del 'processo
pizza', dai fumi dei camini agli scarichi degli scooter del
delivery, fino allo smaltimento dei resti umidi e contaminati.
Terzo classificato è il progetto della designer peruviana
Vania Valeria Adrianzén che punta a mettere tutti d'accordo sul
tipo di pizza da ordinare, con la possibilità per ciascun
commensale di personalizzare la propria fetta con diverse
guarnizioni contenute negli appositi vani proposti dal
packaging. Una menzione speciale è andata alla "e-pizza" dello
slovacco David Toth che, pensando alle consegne con i droni, ha
sviluppato una confezione aerodinamica per non disperdere
qualità e temperatura della pizza trasportata.
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