- La crisi economica della ristorazione, in particolare quella italiana all'estero, si supera anche con la creatività che è un ingrediente base della professione in cucina e con la riscoperta di radici culturali e tipicità come il tango in Argentina.
A sottolinearlo è l'Accademia Italiana della Cucina che non si ferma: in piena pandemia globale gli accademici di Singapore e Buenos Aires lanciano un'attività congiunta.
In un contesto di difficoltà per il settore, gli ambasciatori italiani a Singapore, Raffaele Langella, e in Indonesia, Vittorio Sandalli, e il consigliere economico dell'Ambasciata italiana in Argentina, Marco Leone, nei rispettivi interventi, hanno messo in rilievo l'importanza del sostegno e della diffusione della nostra cucina, e il ruolo dell'Accademia nelle attività di promozione.
L'incontro, ideato e coordinato dall'accademica di Singapore Maurizia Debiaggi, è stato introdotto dai delegati di Singapore, Giorgio Maria Rosica, e di Buenos Aires, Alberto Lisdero. Al centro dell'evento una relazione dell'accademica Anna Lanzani su 'La Cucina italiana nel tango' e una serie di riflessioni sui concetti di autenticita' ed evoluzione nella cucina d'emigrazione.
In collegamento da New York anche Dario Vaccaro, manager del 'Quintetto Piazzolla', che ha ricordato il grande musicista argentino.
Collegato da Firenze, il segretario generale dell'Accademia, Roberto Ariani, ha portato i saluti e le felicitazioni per l'evento da parte del Presidente Paolo Petroni. Ariani ha inoltre sottolineato come questa iniziativa possa fare da battistrada ad altri eventi virtuali e internazionali.(ANSA)
Da Singapore all'Argentina per "cucina italiana del tango"
Accademia della cucina, la crisi si supera riscoprendo radici