(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Ora e fino al 31 dicembre c'è un
motivo in più per andare al ristorante: la solidarietà. Per i
bambini malnutriti nel mondo, per una categoria di imprenditori
in sofferenza per l'emergenza sanitaria.
Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria nella lotta
alla malnutrizione da dato il via, nella Giornata mondiale
dell'alimentazione, alla sesta edizione l'iniziativa "Ristoranti
contro la Fame", che coinvolge ed unisce ristoranti, chef e
amanti del cibo. Prenotare in uno degli esercizi aderenti
significa dare un contributo alla lotta contro la fame: parte
del guadagno del ristorante verrà donato al progetto "Ristoranti
contro la Fame". Un piccolo contributo per aggiungere,
idealmente, un posto a tavola a uno dei tanti bambini che vivono
nei Paesi più poveri del mondo. La grande sfida, lanciata dalla
Ong, è ridurre del 20% il tasso di mortalità dei bambini sotto
i cinque anni nei Paesi in cui emergono dati più preoccupanti in
tema di malnutrizione. In sei anni l'iniziativa ha trovato
ospitalità in oltre 700 attività della ristorazione italiana.
Ha, inoltre, raggiunto oltre 500.000 persone e, soprattutto,
raccolto 350.000 euro: una cifra che corrisponde, esattamente,
al valore di trattamenti salvavita con cibo terapeutico utili
per far fronte alle esigenze di 16.000 bambini affetti da
malnutrizione. Con questa iniziativa, ha detto Simone Garroni,
direttore generale di Azione contro la Fame, "desideriamo
comunicare agli italiani un motivo in più per pranzare o cenare
al ristorante o in pizzeria: la solidarietà. Recarsi a uno dei
nostri 'Ristoranti contro la Fame' diventa non solo
un'opportunità per dare cibo ed alimenti terapeutici ai bambini
malnutriti nel mondo ma anche un modo per contribuire alla
rinascita di uno dei comparti cruciali del nostro Paese".
In Versilia, aderisce all'iniziativa solidale il ristorante
Lorenzo di Forte dei Marmi, con la rinomata cucina di pesce
della famiglia Viani e menu dello chef Gioacchino Pontrelli,
prende parte, per il terzo anno consecutivo, al progetto. E
sono numerosi i professionisti dell'alta ristorazione che hanno
già accolto, in qualità di chef ambasciatori, la sfida promossa
da Azione contro la Fame, facendosi portavoce delle attività di
sensibilizzazione sul tema della fame e della malnutrizione. Si
tratta di Tommaso Arrigoni e Eros Picco (Innocenti evasioni,
Milano), Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba), Carolina Bonini e
Giada Matese (Cuciniamo), Francesco Menozzi (Bottega 39, Reggio
Emilia), Elio Sironi (Ceresio 7, Milano), Simone Padoan (I
Tigli, Verona), Cesare Battisti (Ratanà, Milano),Stefano Cerveni
(Osteria con Vista, Terrazza Triennale, Milano), Mario Dalena
(Il Credenziere, Venezia), Giacomo Coppin e Andrei Cobuz (L'Ov
Milano), Lucio Mele (Pescaria, Milano). Con loro anche
l'"Associazione professionale cuochi italiani", "Ambasciatori
del Gusto", "Le Soste", "CHIC-Charming Italian Chef". I clienti
potranno donare due euro per un "piatto solidale", 50 centesimi
per una "pizza solidale" e altrettanti per una bottiglia
d'acqua. (ANSA).
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Ristoranti contro la fame, mangiare per gusto e solidarietà
Contributo aggiunge un posto a tavola per bimbi in Paesi poveri