Nell'anno segnato dal Covid il saldo della bilancia agroalimentare italiana diventa positivo per la prima volta dall'inizio della serie storica, grazie alla crescita tendenziale delle esportazioni (+0,8%) a fronte di un importante calo delle importazioni (-4,4%). Un trend positivo che aveva caratterizzato già il 2019 quando il saldo dei movimenti del settore era sceso largamente al di sotto di 1 miliardo di euro, a fronte dei 5 miliardi del 2015 e degli oltre 9 miliardi del 2011.
Lo fa sapere il Crea nell'Annuario dell'agricoltura italiana 2019-2020 definendo il risultato "un dato straordinario". In particolare l'export, dopo un'ottima performance nei primi tre mesi dell'anno (+6,3%) e un calo nel secondo trimestre (-4,6%) soprattutto a maggio, ha visto una ripresa dei flussi, confermata al termine del terzo trimestre 2020 (+0,8%). I settori dell'export più colpiti dagli effetti del Covid-19, nel secondo trimestre 2020, sono stati il florovivaismo, le carni, i prodotti dolciari e il vino, parzialmente compensati dalla crescita di altri importanti prodotti del Made in Italy, come la pasta, le conserve di pomodoro e l'olio di oliva.
Export agroalimentare +0,8%, import -4,4% in primi 9 mesi
Annuario Crea 2019-2020, saldo bilancia commerciale positiva