"Va assolutamente scongiurato un contenzioso commerciale con il Regno Unito, che è uno dei principali mercati di sbocco per i nostri prodotti agroalimentari. Sono di fondamentale importanza anche l'integrità del mercato unico dell'Unione e il rispetto delle regole europee in materia di sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale".
Le proposte prevedono un riduzione (fino all'80%) dei controlli sanitari e fitosanitari sui prodotti agroalimentari in partenza dalla Gran Bretagna e destinati all'Irlanda del Nord. "Le proposte della Commissione - commenta Giansanti - prevedono una serie di impegni delle autorità britanniche , costruzione di posti di controllo permanenti, varo di uno specifico sistema di etichettatura, monitoraggio rafforzato sulle catene di approvvigionamento, per assicurare la vendita dei prodotti interessati solo all'interno del Regno Unito, senza possibilità di accesso agli Stati membri dell'Unione". "Di fatto - sottolinea nel merito il presidente di Confagricoltura - affida ad un Paese terzo i controlli sull'integrità e sul funzionamento del mercato unico". Giansanti osserva inoltre che "in caso di mancato o inadeguato funzionamento del sistema proposto, potrebbero arrivare sui nostri mercati prodotti agroalimentari non conformi alle regole della Ue, tenendo anche conto degli accordi commerciali preferenziali che il Regno Unito sta negoziando con i Paesi terzi dopo il recesso dall'Unione". Giansanti conclude avvisando che c'è inoltre un rischio di importare anche le imitazioni dei nostri prodotti a indicazione geografica e di qualità. (ANSA).
Brexit: Confagri, a rischio sicurezza alimentare
Timore per proposte Ue su controlli tra Uk e Irlanda del Nord