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Xylella: Coldiretti, rubati 100 ulivi resistenti al batterio

Il furto a Nardò, in Salento, 'atti vergognosi'

Redazione Ansa

(ANSA) - NARDO, 01 MAR - Si moltiplicano a Lecce i furti delle piante di ulivo appena piantumate dopo la devastazione provocata dal batterio Xylella. "Un vile atto che stronca i sogni degli agricoltori di ricominciare a lavorare e produrre dopo il disastro ambientale, paesaggistico e produttivo", denuncia Coldiretti Lecce, che segnala la sparizione di 100 piante di ulivo resistenti alla Xylella a Nardò.

"Sono atti vergognosi e inaccettabili - si legge in una nota di Coldiretti Puglia - che vanno fermati con ogni mezzo, anche con l'intervento dell'esercito" "In provincia di Lecce gli olivicoltori, dopo anni di blocco produttivo a causa della Xylella e della burocrazia - prosegue Coldiretti regionale - stanno timidamente iniziando a reimpiantare e c'è chi vigliaccamente toglie nuovamente una speranza di futuro alle imprese agricole, rubando le piante di ulivo appena piantumate".

I poteri criminali, secondo l'organizzazione di categoria, si "annidano nel percorso che uva da vino, olio, frutta e verdura, carne e pesce, devono compiere per raggiungere le tavole degli italiani passando per alcuni grandi mercati di scambio fino alla grande distribuzione".

Le agromafie, è specificato, "impongono i prezzi dei prodotti agricoli e la vendita di determinate produzioni agli esercizi commerciali che a volte, approfittando della crisi economica, arrivano a rilevare direttamente grazie alle disponibilità di capitali ottenuti da altre attività criminose".

"La Puglia è una regione a forte vocazione agricola ed è per questo - conclude Coldiretti Puglia - che il business delle agromafie è divenuto particolarmente appetibile". (ANSA).

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