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Vinacce di uve 'bio' Barolo diventano prodotti di bellezza

Le trasforma un'azienda di Guarene con 61% dipendenti donne

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 26 APR - Prodotti di bellezza ottenuti dalla vinacce delle uve biologiche del Barolo. È un esempio di economia circolare e anti-spreco, la linea di cosmetici, con un centinaio di prodotti, creati da 'Barò', una piccola azienda di Guarene (Cuneo), a pochi chilometri da Alba. Con un occhio di riguardo anche all'innovazione: il processo di estrazione delle vinacce, prima ottenuto attraverso un'infusione a freddo in glicerina, è stato sostituito dalla biololiquefazione molecolare brevettata presso l'Università di Bologna.

La Barò Cosmetics ogni anno recupera 1.000 chili di vinacce reimmettendole nel processo produttivo. I semi e le bucce dell'uva biologica, dopo il processo di pigiatura e torchiatura - spiegano a Barolo - conservano l'80% dei polifenoli dell'acino e possono trasferire i loro benefici nei prodotti di bellezza.

Sull'estratto madre vengono create creme, sieri e oli di bellezza adatti alle diverse esigenze. "La nostra materia prima è completamente naturale e derivata da agricoltura biologica - spiega l'ufficio Ricerca e Sviluppo della Barò Comsetics - per questo ha due funzioni preziose: proage per proteggere la pelle dall'invecchiamento e anti-age per aiutarla a rigenerarsi".

L'azienda di Guarene impiega 31 dipendenti, con un'età media di 36 anni e 61% donne. (ANSA).

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