Il caldo afoso di questi giorni sta 'scottando' la frutta. Un fenomeno nuovo, dalle cause biochimiche non ancora conosciute, dovuto all'interazione tra le componenti della polpa non ancora a maturazione e il combinato tra il forte irraggiamento solare, le lunghe ore di insolazione e le temperature anomale.
I frutticoltori segnalano il nuovo problema soprattutto nel Pinerolese, il distretto frutticolo più importante della provincia di Torino. I frutti colpiti sono quelli esposti a sud e ovest, che ricevono la luce del sole nelle ore più calde; quelli che, a maturazione, dovrebbero essere i più buoni. La parte dei frutti ancora verdi e piccoli più esposta ai raggi solari presenta una colorazione prima gialla e rossa da frutto maturo, ma poi marcisce. Si salvano solo i frutti più interni al filare e quindi più ombreggiati.
"Al momento - riferisce Sergio Bunino, tecnico Coldiretti e frutticoltore biologico di Cavour - la perdita di mele causata da questo fenomeno nuovo è stimata al 15%. A questa perdita si deve aggiungere quella già, preventivata dovuta all'autodifesa delle piante rimaste scioccate dalla siccità e dal caldo del 2022. "I nostri frutticoltori - osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - stanno affrontando il cambiamento climatico con un grave aumento dei costi di produzione tra reti ombreggianti e antigrandine, protezioni solari, irrigazione a goccia, soluzioni naturali per la lotta ai nuovi insetti. Al raccolto la nostra frutta è tra le migliori del mondo, ma l'aumento dei costi di produzione non viene riconosciuto, u na situazione insostenibile".
Il caldo cuoce la frutta in Piemonte, perso il 15% dei raccolti
Secondo i dati di Coldiretti. Soprattutto pere e mele