(ANSA) - ROMA, 25 SET - Secondo i dati Fao, a livello
mondiale, gli sprechi e le perdite alimentari lungo la filiera
ammontano a 1,3 miliardi di tonnellate/anno, equivalenti a circa
un terzo della produzione totale di cibo destinato al consumo
umano. In occasione della 'Giornata Internazionale di
Sensibilizzazione sulla Perdita e sullo Spreco Alimentare (29
settembre), l'IIAS - Istituto Italiano Alimenti Surgelati, in
collaborazione con Luca Falasconi (Docente di Politica Agraria
dell'Università di Bologna) analizza perché i surgelati
rappresentino un alleato nella lotta allo spreco.
"La top 5 dei cibi più sprecati - precisa Falasconi - fa
registrare al primo posto la frutta fresca (24 grammi pro capite
a settimana), seguita da: insalate (17,6 gr), cipolle, aglio e
tuberi (17,1 gr), pane fresco (16,3 gr), e verdure (oltre 16
gr), come emerge dalle rilevazioni dell'Osservatorio Waste
Watcher". È interessante notare, invece, come tra gli alimenti
meno sprecati dagli italiani emergano i prodotti surgelati,
osserva Falasconi: "Di questi prodotti ne sprechiamo mediamente
715 gr all'anno a persona, che a livello nazionale fa 42 mila
tonnellate circa, ma che rappresentano il 2,6% di spreco
individuale complessivo".
Inoltre, anche le aziende del comparto sottozero hanno adottato
strategie per ridurre gli sprechi alimentari. Tra le diverse
procedure adottate, anche l'utilizzo di materie prime con
imperfezioni estetiche che verrebbero quindi penalizzate dai
consumatori in fase d'acquisto, sebbene del tutto idonee al
consumo. Questo accade, ad esempio, nella preparazione dei purè
surgelati, con il risultato di salvare tonnellate di patate
dallo spreco.
i (ANSA).
Surgelati aiutano lotta spreco alimentare grazie a porzionatura
Ne gettiamo 13 grammi a testa, il 2,6% del cibo sprecato in 7 dì