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Il gusto fa la differenza col Rum venezuelano e la chef Varese

Presentato a Milano progetto recupero sociale gang del crimine

Alberto C.Vollmer, ceo Santa Teresa, e chef Viviana Varese

Redazione Ansa

 - Per il progetto "Il gusto fa la differenza" Santa Teresa 1796, azienda venezuelana produttrice di rum caraibico e fortemente impegnata nel sociale grazie al progetto Alcatraz, ha incontrato, a Milano, Viviana Varese, chef 1 stella Michelin premiata dai 50 Best Restaurants, con il "Champions of Change" per sancire un nuovo percorso di collaborazione volto all'inclusione sociale.


    "Ogni situazione di difficoltà può essere trasformata in opportunità" è questo il credo che nel 2003 ha spinto il Ceo venezuelano di Santa Teresa, Alberto Vollmer, a proporre un posto di lavoro per ottenere il perdono ai promotori di un attacco all'Hacienda Santa Teresa da parte di gang criminali che imperversavano nella regione di Revenga. Si è così giunti all'ideazione del progetto Alcatraz che, combinando la formazione professionale e personale, offre un luogo di riscatto sociale per giovani provenienti da diverse realtà venezuelane.
    L'intera formazione passa anche attraverso lo sport, e nello specifico il rugby. Oggi tutto il progetto ha coinvolto 11 gang per un totale di oltre 200 ex-criminali coinvolti, 2000 giovani che giocano a rugby e una diminuzione degli omicidi a Revenga da 160 a 12. Un dato significativo, se si considera che nell'intero Venezuela i numeri della criminalità sono in costante aumento.


    "Il nostro obiettivo è quello di produrre non solo un prodotto di qualità ma un rum che riesca a fare la differenza, trasmettendo valori fondamentali e portando avanti un progetto di reinserimento sociale unico nel suo genere in Venezuela." ha sottolineato Vollmer.

Mentre Viviana Varese, chef stellata, attivista a favore della comunità LGBTQ+ e sostenitrice dell'inclusione sociale, sin dal suo esordio si è battuta per affermare il ruolo delle donne che lavorano nell'ospitalità. "Sono onorata - ha detto la chef - di prendere parte a un'iniziativa di questo genere insieme a Santa Teresa 1796: solo uniti si può fare le differenza. Il mio impegno è nato durante la pandemia, momento in cui i casi di violenza domestica sono aumentati drasticamente e questo mi ha spinta a impegnarmi sempre di più verso l'inclusione. Ora i miei ristoranti sono orientati all'inclusione sociale del personale a prescindere da genere, razza, età e orientamento sessuale."
   

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