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Natale, un italiano su 10 si sente sotto esame come cuoco

Tra le fonti di agitazione la ricerca di prodotti poco usati

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 DIC - A Natale un italiano su 10 si sente sotto esame come cuoco. A registrarlo è un'indagine Everli (marketplace della spesa online) che ha voluto esplorare il percepito degli abitanti dello Stivale sul periodo e sui preparativi di festa che possono comprendere, ad esempio, la spesa e dedicare ore alla preparazione dei pasti e all'allestimento della tavola.
    Dai risultati emerge che la maggior parte degli italiani (83%) considera le festività natalizie un momento felice ma al tempo stesso vive il periodo con stress. Nello specifico, un'ampia fetta di abitanti del Belpaese (78%) ha vissuto sensazioni di pesantezza almeno una volta nella vita, ad alcuni capita molto spesso (32%) e a più di 1 su 10 (11%) succede ogni volta che arriva il mese di dicembre.
    Tra i motivi che provocano ansia e preoccupazione - segnalano i ricercatori - c'è quello di pensare, preparare, cucinare e allestire pranzi e cene a casa durante le festività, in particolare oltre un rispondente su 4 (27%) si sente mancare il fiato perché durante i giorni natalizi è coinvolto a tavola con parenti a cui non può sottrarsi, mentre altri si sentono sotto esame come cuoco e padrone di casa (1 su 10). La ricerca registra però che, nonostante l'agitazione, quasi la metà degli italiani (49%) non delega ad altri l'organizzazione e la realizzazione dei pasti. La festa sarebbe invece vissuta - secondo i risultati - con tranquillità solo se i pasti delle feste venissero ideati in modo che ciascun commensale portasse qualcosa di già cucinato e non si dovessero toccare i propri fornelli (22%). Ancora meglio se la partecipazione è da semplici invitati in case altrui senza occuparsi di nulla (28%).
    Tra le fonti di agitazione infine c'è la ricerca di parcheggio (15%) al supermercato, la folla tra le corsie (56%) e la coda in cassa (33%) e la ricerca di prodotti solitamente non usati durante l'anno e che non si sa dove trovare al supermercato (13%). (ANSA).
   

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